Giornata Nazionale dell’ingegneria della Sicurezza

 

Giornata Nazionale dell’ingegneria della Sicurezza

Venerdì 20 ottobre a Roma avrà luogo la quinta edizione dell’evento organizzato dal Consiglio Nazionale Ingegneri.

 

Tanti sono gli interrogativi su cui si porrà l’attenzione alla Giornata Nazionale dell’ingegneria della Sicurezza organizzata dal CNI con la sponsorship di Beta Imprese e Beta Formazione, giunta quest’anno alla sua 5° edizione. L’appuntamento è per venerdì 20 ottobre a Roma, e sarà un’importante occasione per parlare del ruolo degli ingegneri nel campo della sicurezza e della riduzione dei rischi.


L’evento si svilupperà secondo un format ormai consolidato, che prevede due diversi momenti: durante la mattinata, infatti, esperti e professionisti della sicurezza rilasceranno le loro dichiarazioni in merito ad alcuni temi molto dibattuti. In primis, la necessità di qualificare il RSPP attraverso l’adozione di un capitolato prestazionale, nonché la definizione del ruolo degli ingegneri negli organismi di vigilanza e la responsabilità e l’etica dei professionisti. Nel pomeriggio ci si aprirà invece al dialogo, con la presenza dei più importanti rappresentanti della filiera della sicurezza, chiamati a dare il loro autorevole contributo nella tavola rotonda “La sicurezza nei luoghi di lavoro: sinergia e condivisione”. A coordinare l’incontro, ci sarà la giornalista RAI Maria Concetta Mattei.


I lavori saranno inoltre aperti dai saluti di Armando Zambrano (Presidente CNI), Massimo De Felice (Presidente INAIL) e Gioacchino Giorni (Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco). La relazione di apertura è affidata a Gaetano Fede (Consigliere CNI, Responsabile Area Sicurezza).

Ipotesi credito d’Imposta per l’Industria 4.0

È indubbio che la rivoluzione del mondo 4.0 stia investendo anche il settore dell’Industria: tecnologie innovative, automazione e digitalizzazione sono diventati strumenti sempre più indispensabili per vincere la sfida della competitività, soprattutto nell’ottica di migliorare e ottimizzare i processi produttivi. Ed ora, per accelerare ulteriormente il passaggio all’Industria del futuro in Italia, spunta l’ipotesi di un’agevolazione pensata per le aziende e le PMI che vogliano investire su lavoro 4.0 e formazione ICT.

A parlarne è stato il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: lo scenario più plausibile sarebbe quello di un credito d’imposta del 50% per le spese legate alla digitalizzazione dei processi produttivi con un limite di spesa di 10 milioni. Probabili sconti anche per la formazione aggiuntiva e tecnologica dei dipendenti.

La decisione andrebbe non solo nella direzione di modernizzare il settore industriale in ottica strategica, ma anche di favorire il rilancio dell’occupazione giovanile in Italia, facendo dell’Industria italiana una leva per trainare i giovani al mondo del lavoro. La probabile manovra, quindi, non è che un’altra fase del capitolo “lavoro-formazione” del piano nazionale Impresa 4.0 e che ricorda, nella forma e nelle modalità, la già assodata formula del credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Del resto, è vero che la rivoluzione tecnologica porta con sé numerosi vantaggi, ma per poter cavalcare realmente l’onda della Rivoluzione 4.0 sono necessarie competenze e, di conseguenza, investimenti nella formazione. Per ottenere risultati concreti, è d’obbligo un aggiornamento professionale che, oltre a cogliere il senso della sfida di un mercato in continuo mutamento, prepari i giovani e le aziende alla corretta gestione e al giusto impiego delle innovazioni ICT.

 

Per avere maggiori informazioni chiamaci al numero +39 0545.900600 o compila il modulo sotto riportato per essere a breve contattato da un nostro operatore.

Error: Contact form not found.

Ingenio al femminile – 4° edizione dell’iniziativa CNI

Ingenio al femminile: storie di donne che lasciano il segno”, giunge alla sua quarta edizione. Per questo nuovo evento, ideato e organizzato dal Consiglio Nazionale degli ingegneri e  dedicato alla valorizzazione della figura femminile nelle professioni tecnico-scientifiche, l’appuntamento è fissato per il 12 Ottobre all’Università degli Studi Roma Tre.

La giornata si svilupperà in un contesto di dibattito con importanti ospiti, ed è suddivisa in due sessioni:

– “VERSO UN FUTURO POSSIBILE” , dalle ore 10.00 alle 13.00

Il forum racconta l’esperienza di quelle donne che sono state in grado di esportare progetti di ricerca di alto livello all’estero, riuscendo a ricoprire ruoli dirigenziali di prestigio, dall’ingegneria all’architettura, dall’economia alla politica.

-“IL CORAGGIO DEL PENSIERO VISIONARIO”,  dalle ore 14.30 alle 17.30
un approfondimento sulla digitalizzazione delle professioni, particolarmente accelerata nel mondo dell’ingegneria. Un focus per imparare a conoscere, comprendere ed utilizzare i nuovi strumenti per la progettazione e il controllo dei processi.

Per maggiori informazioni, visita il sito dedicato all’iniziativa: www.ingenioalfemminile.it

Beta Tour: quinta tappa a Roma sulla stabilità e protezione idraulica

Giovedì 19 Ottobre si terrà a Tivoli Terme (Roma) al Grand Hotel Duca D’Este il quinto appuntamento con Beta Tour 2017, la serie di convegni organizzati in tutta Italia da Beta Imprese e dedicati alle categorie professionali. Tra i main sponsor dell’evento la nostra partner Beta Formazione e Officine Maccaferri Italia, i quali saranno anche protagonisti attivi nella nostra giornata di formazione.

La quinta tappa del Beta Tour 2017 avrà come tema “Piene ed inondazioni: stabilità dei corsi d’acqua e protezione idraulica”. In particolare, l’attenzione sarà posta ai sistemi integrati di difesa e protezione dalle alluvioni e dall’erosione, nonché alle opere strutturali per l’attenuazione del rischio idrogeologico. Sarà quindi un’importante occasione di aggiornamento su un tema molto sentito nella nostra Penisola, che darà luogo a un dibattito tra professionisti, imprese e tecnici del settore.
La partecipazione all’evento permetterà inoltre l’acquisizione di crediti formativi a Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali. Non solo, perché Beta Formazione fornirà anche una Pen Drive in omaggio contenente corsi formativi per il conseguimento di altri crediti, e in particolare: Ingegneri (8 CFP), Architetti (8 CFP), Geometri (16 CFP), Periti Industriali (11 CFP), Geologi (4 CFP), Periti Agrari (8 CFP).

Inoltre sono previsti quiz intermedi facoltativi che consentiranno ai primi 3 classificati di ricevere in omaggio un abbonamento alla formazione continua illimitata per un anno.

Un evento unico, quindi, pensato per e con professionisti, grazie anche alla collaborazione con gli ordini professionali: CNI, CNC, Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia, Ordine dei Geologi del Lazio, Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Roma, Collegio Professionale Periti Industriali di Roma e Provincia e Ordine dei Chimici di Roma.

Vuoi partecipare all’evento? La partecipazione è gratuita!

 

Riserva il tuo post a Beta Tour Roma 2017.

L’importanza dell’adozione di un Modello 231 per le aziende

Il D.Lgs. n. 231/2001 ha compiuto sedici anni l’8 giugno, eppure non sembra manifestare quella “vivacità” che ci si aspetterebbe da un teenager. Nonostante la disciplina sulla responsabilità da reato degli enti rappresenti una delle principali e più profonde innovazioni del nostro sistema penale, si continua infatti a registrare una certa ritrosia ad adottare un Modello 231.

Il campionario dei soggetti interessati all’applicazione della responsabilità amministrativa è ampio e comprende tutti gli enti forniti di personalità giuridica, le società e associazioni anche prive di personalità giuridica. Se a questo si aggiunge la constatazione di quanto sia altrettanto ampio il campionario dei reati presupposto, nonché quanto punitivo sia il sistema delle sanzioni (che vanno da quelle pecuniarie a misure interdittive anche gravi, come la sospensione di licenze e concessioni), davvero non si comprende la ragione del perché l’adozione del modello registri un così scarso successo.

Modello 231: uno strumento utile per tutelare le attività aziendali.

Per una corretta gestione aziendale, senza rischi e successive penalizzazioni, ogni azienda dovrebbe dotarsi di un proprio Modello D. Lgs. 231/2001: quest’ultimo deve essere predisposto “su misura” della realtà organizzativa alla quale fa riferimento e deve quindi derivare da un’attenta analisi dei processi aziendali, al fine di determinare l’esposizione della società stessa ai reati contemplati nel decreto.

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo, sia nella sua fase di realizzazione sia nella successiva fase di implementazione, viene inoltre configurato quale completamento dei sistemi presenti nell’Organizzazione. Pertanto non è uno strumento aziendale a sé stante, ma risulta interattivo con il sistema di gestione qualità e ambiente (ISO 9001, ISO 14001/ EMAS e/o di responsabilità sociale (SA 8000 o SCR), il sistema di controllo e gestione sicurezza (D. Lgs. 81/2008 – OHSAS 18001), il sistema Privacy (D. Lgs. 196/2003) etc.

Tutti i vantaggi di una corretta implementazione del Modello 231

Alla luce di quanto rilevato, è ormai chiaro che il Modello 231 rappresenta per un’azienda una vera fonte di tutela e, per certi aspetti, anche di vantaggio competitivo. Tanti sono infatti i pro derivati da una corretta attuazione del modello, che non comprendono solo l’eliminazione di commissioni di reati e successive sanzioni (pecuniarie e interdittive), ma che comportano persino un miglioramento nella gestione delle attività aziendali. Ad esempio,
a guadagnarci sono anche la salute dei lavoratori e la salute dell’ambiente: tutte pratiche che da portano beneficio anche all’immagine e alla reputazione dell’azienda, che in questo modo mantiene la fiducia degli stakeholders, il valore per azionisti e per il mercato.

Se vuoi adottare anche tu un Modello 231 per le tue attività aziendali, contattaci al numero 0545.900600: un nostro operatore sarà disponibile entro un minuto!

Nuovi Voucher: tutte le novità

Il governo ha nei giorni scorso introdotto nel nostro ordinamento il nuovo strumento che, per le famiglie, sostituisce i vecchi voucher. A partire dal 10 luglio 2017, infatti, sarà possibile utilizzare il cosiddetto Libretto Famiglia per pagare prestazioni occasionali di babysitter, badanti, insegnanti privati, lavoratori domestici, giardinieri, lavori di pulizia e manutenzione. Oltre a questo strumento, è stato previsto il Contratto di prestazione occasionale, utilizzabile dalle imprese, dai professionisti e dai lavoratori autonomi.

 

La principale novità è il limite di utilizzo dei voucher. Infatti ciascun lavoratore potrà ricevere un compenso massimo di 5.000 euro, ma il limite è di 2.500 euro per ciascun datore di lavoro. Inoltre, in un anno solare (calcolato dunque dal 1 gennaio al 31 dicembre) non si potranno superare le 280 ore complessive. Un’ulteriore novità è l’obbligo, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, di registrarsi sulla piattaforma INPS.

I datori di lavoro dovranno versare una somma di denaro che andrà a formare un conto online del datore di lavoro, mentre i lavoratori dovranno fornire l’IBAN del conto sul quale vorranno farsi accreditare i voucher.

 

Startup: il capitale sociale va versato con assegno circolare

Non è più possibile utilizzare l’assegno bancario per il versamento del capitale sociale in sede di costituzione di una Startup innovativa sotto forma di Società a Responsabilità Limitata. Bisognerà utilizzare un assegno circolare non trasferibile intestato alla costituenda società o ad uno dei suoi amministratori. L’atto costitutivo dovrà obbligatoriamente riportare tutti gli estremi del titolo: numero, data, luogo e banca emittente.

 

A stabilirlo è stato il ministero dello Sviluppo economico, pubblicando questi chiarimenti sul suo sito istituzionale e precisamente nelle faq sulla costituzione delle start up innovative sotto la forma giuridica di società a responsabilità limitata. Questi chiarimenti sono arrivati in stretta conseguenza all’entrata in vigore delle specifiche tecniche approvate con decreto direttoriale del 4 maggio 2017 in virtù della quale le startup innovative, costituite con modello standard tipizzato, possono modificare il proprio statuto utilizzando la procedura semplificata. Dunque in sede di costituzione della start up innovativa, affinché si possa usufruire della predisposizione guidata dell’atto costitutivo accessibile dalla piattaforma startup.registroimprese.it, si deve già avere in mano uno o più assegni circolari per il versamento delle quote del capitale sociale, altrimenti il sistema non farà registrare l’atto costitutivo.

 

Industria 4.0 e finanziamento Sabatini

Dal 1 marzo 2017 le imprese che richiedono un finanziamento Sabatini possono ottenere un contributo maggiorato se effettuano investimenti che rientrano nel programma “Industria 4.0”. Grazie a questa possibilità l’azienda può ottenere un iper-ammortamento e un abbattimento consistente degli interessi sul finanziamento.

La circolare sull’iper-ammortamento numero 4E/2017 emanata dall’Agenzia delle Entrate ha però ridotto i requisiti per rientrare nella categoria “Industria 4.0”. Infatti, nonostante fino ad oggi fosse sufficiente acquistare macchinari innovativi per rientrarvi, l’Agenzia ha smentito questo orientamento e con la circolare 4E/2017 chiarisce: «L’innovazione 4.0 non sta nell’introdurre un macchinario all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma nel saper combinare diverse tecnologie e in tal modo integrare il sistema di fabbrica e le filiere produttive in modo da renderle un sistema integrato, connesso in cui macchine, persone e sistemi informativi, collaborano fra loro per realizzare prodotti più intelligenti, servizi più intelligenti e ambienti di lavoro più intelligenti».

 

Dunque, per usufruire della Sabatini potenziata occorre un’interconnessione ai sistemi di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e l’integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura. Se questo non avviene, l’impresa perde l’iper-ammortamento e tutto il contributo della Legge Sabatini.

Inclusione lavorativa dei migranti, la “Fondazione con il SUD” stanzia 2,5 milioni di euro

La Fondazione CON IL SUD, ente no profit nato nel novembre del 2006 per favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo, ha indetto la seconda edizione dell’Iniziativa Immigrazione, con la quale ha messo a disposizione ben 2,5 milioni di euro con l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa e contrastare la tratta e lo sfruttamento sessuale degli immigrati presenti nelle regioni meridionali.

Per partecipare occorre predisporre un progetto rientrante nei seguenti ambiti: inclusione lavorativa degli immigrati, attraverso inserimento professionale in imprese già attive o attraverso l’avvio di esperienze lavorative autonome; il contrasto alla tratta e allo sfruttamento sessuale, attraverso iniziative che affianchino e sostengano le vittime e permetta loro di raggiungere la piena inclusione e integrazione sociale.

 

Per essere ammessi, i progetti dovranno essere presentati, entro il 15 settembre 2017, tramite la piattaforma messa a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e denominata “Chàiros”, raggiungibile attraverso il sito della fondazione stessa.

Le proposte saranno valutate sotto l’ottica della loro innovatività, sostenibilità e tenendo conto del contributo in termini di opportunità di integrazione e di inserimento offerte agli immigrati. Con la prima edizione dell’Iniziativa Immigrazione, pubblicata nel 2014, la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto 13 progetti, per un impegno finanziario di circa 3,7 milioni di euro.

Bonus Startup anche per le Srl

Tutte le PMI potranno usufruire delle agevolazioni previste per le Startup innovative, questa la principale novità della manovra correttiva. Tra le altre, anche la possibilità di avere una riduzione delle aliquote ACE e una detassazione per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine nel capitale delle imprese se effettuati dalle casse previdenziali o da fondi pensione.

 

Per quanto riguarda le PMI, il legislatore ha esteso a tutte le Srl le disposizioni già previste dal dl 179/2012 per le startup. Tali disposizioni, in deroga alla disciplina civilistica, riguardano: la libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci attraverso la creazione, nell’atto costitutivo della società, di categorie di quote fornite di diritti diversi; la possibilità di effettuare un’offerta pubblica delle quote sociali anche, ed è questa la principale novità, attraverso equity crowfundding; la deroga al divieto di compiere, da parte delle società, operazioni sulle proprie partecipazioni secondo quanto stabilito dall’articolo 2474 del codice civile.

 

Il legislatore ha modificato, inoltre, le aliquote da applicare alla nuova Ace. A partire dall’ottavo periodo d’imposta, l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio sarà del 1,5% anziché del 2,7%. Questa modifica segue il cambiamento delle regole per il calcolo dell’Ace per soggetti Irpef, estendendo loro le regole previste per le società di capitali.