Importante news: accesso agevolato al credito alle imprese con il commercialista

L’accesso agevolato al credito alle imprese, come diffuso dal consiglio Nazionale dei commercialisti in data 5 Dicembre 2019, potrà essere richiesto dagli stessi commercialisti presso gli istituti bancari.

Questo nuovo sistema dovrebbe facilitare la richiesta da parte delle piccole e medie imprese seguite dai commercialisti, favorire l’accesso agevolato al credito alle imprese e predisporre un canale qualificato di partner bancari, in modo tale che le banche stesse potranno predisporre un sistema di mezzi e risorse per il supporto alle imprese attraverso professionisti del settore come intermediari del credito.

Il nuovo ruolo quindi del commercialista sarà da una parte quello di supportare il cliente per l’agevolazione al finanziamento e l’intermediazione con le banche, ma anche quello di rendere la procedura di credito più facile agli istituti bancari o finanziari.

 

Compito del commercialista quindi, come consulente all’intermediazione creditizia, sarà quello di fornire assistenza al cliente attraverso analisi consulenziale della situazione finanziaria in cui versa l’impresa, al fine di comprendere le vere esigenze che spingono il cliente a chiedere credito e per preparare una documentazione contabile e finanziaria atta a migliorare l’esito e i tempi di risposta da parte di istituti bancari e finanziari.

 

Cosa dovrà fare quindi il commercialista come intermediario finanziario per il credito agevolato?

Gli step da compiere da parte del professionista, nel momento in cui appoggi la richiesta di credito da parte della società seguita, saranno i seguenti:

  • Prendere appuntamento e impegno con la banca da parte del cliente/società, a suo nome, utilizzando un apposito indirizzo email (es: credito@societa.it)
  • La banca o l’istituto che riceve la richiesta di finanziamento ha l’obbligo di rispondere alla mail entro un giorno dal ricevimento, al fine di fissare un incontro presso la filiale più vicina.
  • Il commercialista per l’incontro avrà già preparato tutta la documentazione e si paleserà in banca o istituto al fianco del proprio cliente
  • Concluso l’incontro e appurato che tutta la documentazione necessaria sia stata consegnata, la banca ha l’obbligo di rispondere entro 5 giorni lavorativi e decretare appunto l’esito della richiesta di credito e dell’incontro.

 

Conditio sine qua non per i commercialisti che vorranno porsi come intermediari finanziari per il credito agevolato sarà non avere alcun legame commerciale, partnership o partecipazione con gli istituti di credito e le banche proposte al cliente e con le quali dovrà interfacciarsi per conto del medesimo.

L’accordo con le banche deve essere tutelato e siglato a monte dall’ordine dei commercialisti locali, e non prevede appunto uno scambio di interessi reciproco.

Anche l’accordo tra i firmatari non prevede alcun corrispettivo.

Internazionalizzazione delle imprese: nuovi finanziamenti per le PMI

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato due circolari per l’internalizzazione delle imprese in paesi extra-UE: i finanziamenti sono destinati alle PMI.

Nuovo Bando ISI: 370 milioni di euro alle imprese per investimenti e sicurezza

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Bando ISI 2018: al centro i progetti di investimenti in sicurezza del lavoro e acquisto macchinari.

Fondo per la progettazione: 90 milioni per gli enti locali

In attuazione della legge di Bilancio 2018, a breve si avrà libero accesso alla cifra disposta per decreto a favore degli enti

Bando 2018 per interventi di rimozione amianto: al via i finanziamenti per gli interventi su edifici pubblici

Fino al 30 aprile 2018, sarà possibile presentare domanda per il finanziamento di interventi di bonifica su edifici contaminati da amianto. La procedura di finanziamento è stata avviata il 30 gennaio in conformità al Decreto del 21 settembre 2016, e si rivolge specificatamente agli edifici e strutture di proprietà di enti pubblici (art. 1, comma 2, D.Lgs 165/01).

Il finanziamento è rivolto a interventi di progettazione preliminare e definitiva: sono ricompresi in questa categoria tutti gli interventi finalizzati e necessari alla redazione del progetto esecutivo. Il finanziamento è erogabile fino ad un massimo di 15.000 euro per singola pubblica amministrazione (anche con riferimento a più interventi), con un limite massimo di cinque interventi per ogni singola amministrazione richiedente. Gli edifici oggetto di intervento devono compresi nel territorio di competenza dell’amministrazione.

Le domande di finanziamento potranno essere presentate attraverso il portale telematico disponibile sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La liquidazione del finanziamento è accordata a seguito dell’approvazione dell’intervento e dell’inclusione in graduatoria: Il 30% della somma al momento dell’ammissione al finanziamento, il 40% al momento dell’approvazione del progetto definitivo e il 30% al momento della rendicontazione finale.

2018: confermato il super ammortamento

Con la nuova legge di Bilancio 2018, il Governo Gentiloni, ha confermato il Super ammortamento 2018, ma anziché essere del 140% dal 1° gennaio sarà del 130%.
Ci sono altre novità per il 2018: non sarà rinnovato il super ammortamento auto 2018 al 120%. I contribuenti avranno la possibilità di optare solo per il super ammortamento al 130% e l’iperammortamento al 250%.

Come riporta il sito guidafisco al fine di continuare a sostenere gli investimenti delle imprese in Italia, proprio come è successo per il 2017, il Governo ha optato per il rinnovo degli incentivi, ma ha abbassato la percentuale di ammortamento al 130% ed ha escluso dal rinnovo il super ammortamento auto 2018.
Sono già arrivate le prime proteste da parte del settore auto al governo, ma ancora non si sa se sortiranno il loro effetto.

Nel frattempo spieghiamo come funziona il super ammortamento 2018: è un’agevolazione che incentiva gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e che consente di fruire una maggiorazione del 30% del costo di acquisto, ivi compreso il leasing finanziario, di beni strumentali. In questo modo, ai fini della determinazione dell’IRES e dell’IRPEF, verrà attuata un’imputazione di quote di ammortamento e di canoni di locazione finanziaria più elevati.

Con beni materiali strumentali nuovi si intende:

  • materiali, per cui sono esclusi gli acquisti di beni immateriali;
  • a uso durevole e atti ad essere utilizzati, da parte del soggetto beneficiario dell’agevolazione, all’interno del processo produttivo del soggetto medesimo. Di conseguenza, sono esclusi i cd. beni merce in quanto destinati alla vendita, quelli trasformati o assemblati per la vendita;
  • nuovi, dunque non beni usati.

Il super ammortamento consiste quindi nel poter aumentare del 30% il costo del bene acquistato. Tale costo insieme all’incremento, deve poi essere ripartito in quote costanti annuali, secondo il coefficiente d’ammortamento della categoria alla quale appartiene il bene, per esempio quello per il computer, ha un coefficiente d’ammortamento pari al 20%.
Per cui se il professionista acquista un pc a 1.000 Euro, registra l’acquisto nella contabilità per la stessa cifra, ma poi il costo deducibile dalle tasse, e dalla dichiarazione dei redditi tramite Unico, è per 1.300 euro, con una variazione in diminuzione.
Trattandosi poi, di un bene con valore d’acquisto superiore a 516,46 Euro, l’ammortamento va effettuato in 5 quote costanti, pari al 20% annuo, ciò consente quindi al professionista che ha acquistato un pc con il super ammortamento 130, di dedurre 260 euro per 5 anni.
Se, invece il bene strumentale ha un valore inferiore a 516,46 euro, che con l’incremento arriva a 722,40 euro, può essere dedotto dal reddito in un’unica soluzione.

Ora vediamo nel dettaglio a chi spetta il super ammortamento 2018 al 130%:

  • soggetti titolari di reddito d’impresa;
  • professionisti, con reddito di lavoro autonomo anche svolto in forma associata, ivi compresi i contribuenti nel regime dei minimi.

Invece non spetta a:

  • i contribuenti nel regime forfetario;
  • le imprese marittime.

Il super ammortamento sarà fruibile in relazione agli investimenti effettuati: dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ovvero entro il 30 giugno 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 30 per cento. La maggiorazione non si applica agli investimenti che si avvalgono delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 8, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.

In pratica, la durata del super ammortamento 2018 è:
– fino al 31 dicembre 2018;
– fino al 30 giugno 2019 a condizione che entro il 31 dicembre 2018 l’ordine risulti accettato dal soggetto venditore e che entro la medesima data si avvenuto il pagamento di acconti in misura pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.
Per determinare il momento di effettuazione dell’operazione bisogna far riferimento a quanto stabilito a tal proposito all’interno del TUIR.

Invece è stato riconfermato dalla nuova Legge di Stabilità 2018 l’iper ammortamento 2018 al 250%, previsto per alcuni beni strumentali.
L’iper ammortamento 2018 al 250% per l’Industria 4.0 servirà a dare una maggiore ripresa anche per il settore industriale.
Il piano del Governo Industria 4.0, prevede fino a 2020 importantissime misure:

  • Super ammortamento 130%;
  • Iperammortamento 250% per l’acquisto di beni hi tech;
  • Detrazioni fiscali al 30% per chi investe nelle Pmi innovative e l’assorbimento da parte di società sponsor delle perdite di startup;
  • Detassazione sui capital gain;
  • Nuovo programma di acceleratori d’impresa;
  • Fondi dedicati all’industrializzazione di idee e brevetti ad elevato contenuto tecnologico;
  • Attivazione di nuovi fondi di venture capital per le start up in co-matching;
  • Beni strumentali 2018 Nuova Sabatini.

Nuovi Voucher: tutte le novità

Il governo ha nei giorni scorso introdotto nel nostro ordinamento il nuovo strumento che, per le famiglie, sostituisce i vecchi voucher. A partire dal 10 luglio 2017, infatti, sarà possibile utilizzare il cosiddetto Libretto Famiglia per pagare prestazioni occasionali di babysitter, badanti, insegnanti privati, lavoratori domestici, giardinieri, lavori di pulizia e manutenzione. Oltre a questo strumento, è stato previsto il Contratto di prestazione occasionale, utilizzabile dalle imprese, dai professionisti e dai lavoratori autonomi.

 

La principale novità è il limite di utilizzo dei voucher. Infatti ciascun lavoratore potrà ricevere un compenso massimo di 5.000 euro, ma il limite è di 2.500 euro per ciascun datore di lavoro. Inoltre, in un anno solare (calcolato dunque dal 1 gennaio al 31 dicembre) non si potranno superare le 280 ore complessive. Un’ulteriore novità è l’obbligo, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, di registrarsi sulla piattaforma INPS.

I datori di lavoro dovranno versare una somma di denaro che andrà a formare un conto online del datore di lavoro, mentre i lavoratori dovranno fornire l’IBAN del conto sul quale vorranno farsi accreditare i voucher.

 

Industria 4.0 e finanziamento Sabatini

Dal 1 marzo 2017 le imprese che richiedono un finanziamento Sabatini possono ottenere un contributo maggiorato se effettuano investimenti che rientrano nel programma “Industria 4.0”. Grazie a questa possibilità l’azienda può ottenere un iper-ammortamento e un abbattimento consistente degli interessi sul finanziamento.

La circolare sull’iper-ammortamento numero 4E/2017 emanata dall’Agenzia delle Entrate ha però ridotto i requisiti per rientrare nella categoria “Industria 4.0”. Infatti, nonostante fino ad oggi fosse sufficiente acquistare macchinari innovativi per rientrarvi, l’Agenzia ha smentito questo orientamento e con la circolare 4E/2017 chiarisce: «L’innovazione 4.0 non sta nell’introdurre un macchinario all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma nel saper combinare diverse tecnologie e in tal modo integrare il sistema di fabbrica e le filiere produttive in modo da renderle un sistema integrato, connesso in cui macchine, persone e sistemi informativi, collaborano fra loro per realizzare prodotti più intelligenti, servizi più intelligenti e ambienti di lavoro più intelligenti».

 

Dunque, per usufruire della Sabatini potenziata occorre un’interconnessione ai sistemi di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e l’integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura. Se questo non avviene, l’impresa perde l’iper-ammortamento e tutto il contributo della Legge Sabatini.

Bonus Startup anche per le Srl

Tutte le PMI potranno usufruire delle agevolazioni previste per le Startup innovative, questa la principale novità della manovra correttiva. Tra le altre, anche la possibilità di avere una riduzione delle aliquote ACE e una detassazione per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine nel capitale delle imprese se effettuati dalle casse previdenziali o da fondi pensione.

 

Per quanto riguarda le PMI, il legislatore ha esteso a tutte le Srl le disposizioni già previste dal dl 179/2012 per le startup. Tali disposizioni, in deroga alla disciplina civilistica, riguardano: la libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci attraverso la creazione, nell’atto costitutivo della società, di categorie di quote fornite di diritti diversi; la possibilità di effettuare un’offerta pubblica delle quote sociali anche, ed è questa la principale novità, attraverso equity crowfundding; la deroga al divieto di compiere, da parte delle società, operazioni sulle proprie partecipazioni secondo quanto stabilito dall’articolo 2474 del codice civile.

 

Il legislatore ha modificato, inoltre, le aliquote da applicare alla nuova Ace. A partire dall’ottavo periodo d’imposta, l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio sarà del 1,5% anziché del 2,7%. Questa modifica segue il cambiamento delle regole per il calcolo dell’Ace per soggetti Irpef, estendendo loro le regole previste per le società di capitali.