Startup: il capitale sociale va versato con assegno circolare

Non è più possibile utilizzare l’assegno bancario per il versamento del capitale sociale in sede di costituzione di una Startup innovativa sotto forma di Società a Responsabilità Limitata. Bisognerà utilizzare un assegno circolare non trasferibile intestato alla costituenda società o ad uno dei suoi amministratori. L’atto costitutivo dovrà obbligatoriamente riportare tutti gli estremi del titolo: numero, data, luogo e banca emittente.

 

A stabilirlo è stato il ministero dello Sviluppo economico, pubblicando questi chiarimenti sul suo sito istituzionale e precisamente nelle faq sulla costituzione delle start up innovative sotto la forma giuridica di società a responsabilità limitata. Questi chiarimenti sono arrivati in stretta conseguenza all’entrata in vigore delle specifiche tecniche approvate con decreto direttoriale del 4 maggio 2017 in virtù della quale le startup innovative, costituite con modello standard tipizzato, possono modificare il proprio statuto utilizzando la procedura semplificata. Dunque in sede di costituzione della start up innovativa, affinché si possa usufruire della predisposizione guidata dell’atto costitutivo accessibile dalla piattaforma startup.registroimprese.it, si deve già avere in mano uno o più assegni circolari per il versamento delle quote del capitale sociale, altrimenti il sistema non farà registrare l’atto costitutivo.

 

Bonus Startup anche per le Srl

Tutte le PMI potranno usufruire delle agevolazioni previste per le Startup innovative, questa la principale novità della manovra correttiva. Tra le altre, anche la possibilità di avere una riduzione delle aliquote ACE e una detassazione per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine nel capitale delle imprese se effettuati dalle casse previdenziali o da fondi pensione.

 

Per quanto riguarda le PMI, il legislatore ha esteso a tutte le Srl le disposizioni già previste dal dl 179/2012 per le startup. Tali disposizioni, in deroga alla disciplina civilistica, riguardano: la libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci attraverso la creazione, nell’atto costitutivo della società, di categorie di quote fornite di diritti diversi; la possibilità di effettuare un’offerta pubblica delle quote sociali anche, ed è questa la principale novità, attraverso equity crowfundding; la deroga al divieto di compiere, da parte delle società, operazioni sulle proprie partecipazioni secondo quanto stabilito dall’articolo 2474 del codice civile.

 

Il legislatore ha modificato, inoltre, le aliquote da applicare alla nuova Ace. A partire dall’ottavo periodo d’imposta, l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio sarà del 1,5% anziché del 2,7%. Questa modifica segue il cambiamento delle regole per il calcolo dell’Ace per soggetti Irpef, estendendo loro le regole previste per le società di capitali.

 

 

Statuto Startup: possibile la modifica online

Le società costituite sotto forma di startup innovative avranno la possibilità di modificare il proprio statuto direttamente online. Unioncamere e Infocamere hanno, in collaborazione fra loro, infatti, lanciato nuove funzionalità per la piattaforma startup.registroimprese.it che consentono a tutte le startup native online che abbiano l’esigenza di apportare modifiche al proprio statuto di farlo direttamente sulla loro piattaforma online di riferimento. Oltre a questa possibilità le Camere di Commercio offrono un servizio di assistenza qualificato con il quale sarà possibile effettuare tutti i passaggi della procedura in modo del tutto guidato e senza incertezze.

Con quest’ultimo servizio l’imprenditore sarà orientato nella redazione degli atti sulla base dello schema previsto dall’articolo 25 del Codice dell’amministrazione digitale, supportandolo nell’invio del modulo all’agenzia delle Entrate, nella redazione e nell’invio della pratica al Registro delle imprese e per l’iscrizione nella sezione speciale del registro. Iscrizione che avverrà entro le 24 ore successive.

Il servizio è ovviamente facoltativo e chi vorrà procedere in completa autonomia alle modifiche di cui ha necessità potrà farlo semplicemente compilando il relativo atto e del nuovo statuto e a richiedere, direttamente dalla piattaforma, la registrazione all’Agenzia.

 

Siracusa: quarta edizione del Bando per Start Up

Scade il 28 giugno 2017 il bando emesso dal Comune di Siracusa per le migliori Start Up del territorio, mirato ad incentivare l’occupazione grazie all’avvio di attività dai connotati fortemente innovativi a livello locale. Il bando prevede una serie di contributi dell’importo massimo di euro 10 mila a fondo perduto per Start Up operanti nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, del turismo, dell’industria e dei servizi.

I contributi rilasciati saranno in tutto diciotto per soggetti operanti nel territorio di Siracusa. Per poter partecipare i progetti devono essere promossi da persone disoccupate (singole o in gruppo) che hanno la volontà di avviare nuove microimprese. Grazie al bando, potranno beneficiare di un servizio di consulenza gratuita ed altamente specializzata per la stesura di un business plan sui seguenti temi: turismo culturale, agroalimentare a chilometro zero, trasformazione dei prodotti tipici stagionali, artigianato tradizionale e innovazione.

Per partecipare occorre presentare domanda online sul sito del Comune di Siracusa.

SmArt and Coop: al via il bando

La Fondazione CR Firenze e la Legacoop Toscana hanno presentato nei giorni scorsi un bando destinato a nuove imprese cooperative operanti nei settori del turismo e della cultura, aventi una compagine sociale formata da soggetti under 40. La mission del bando è quella di favorire un nuovo  tipo di turismo, più rispettoso dei valori e delle identità territoriali, un turismo attento alla sostenibilità ambientale e al coinvolgimento attivo delle comunità locali.

I due enti hanno messo a disposizione dei soggetti interessati un’apposita area del sito smartandcoop.it sulla quale, fino al 16 giugno 2017, si potranno inviare i progetti. Nello stesso sito è possibile rinvenire tutte le informazioni per partecipare. Preannunciamo che per poter accedere al bando bisogna essere un team di minimo 3 e massimo 5 soggetti al di sotto dei quaranta anni e residenti in Toscana.

Entro il 14 luglio saranno selezionate le idee più meritevoli e che avranno a disposizione uno spazio di co-working presso Impact Hub Firenze e una borsa di studio individuale del valore di 3mila euro. Al termine del percorso, il progetto ritenuto migliore dalla commissione sarà il destinatario di un contributo pari a 10mila euro a fondo perduto, per l’avvio della cooperativa.

Premio Marzotto 300.000 euro alla migliore Start-Up

Il termine per presentare la propria candidatura per la settima edizione del Premio Gaetano Marzotto scade il 12 giugno 2017. Il concorso rivolto alle PMI innovative e alle giovani start-up ha un montepremi di oltre 2 milioni e 500 mila euro, destinato a nuovi imprenditori che siano in grado di far convivere innovazione, impresa e società, creando una sinergia concreta tra il mondo dell’innovazione e quello dell’industria italiani, con un orizzonte internazionale. Un percorso volto a sostenere le PMI innovative e le start up in fase seed in uno spirito di condivisione tra grandi aziende e giovani imprese innovative. 

Il bando Premio per l’impresa, rivolto a società costituite con un fatturato di almeno 100mila euro, prevede un premio pari a 300mila euro, mentre il bando Premio dall’idea all’impresa, rivolto a startup con team dall’età media inferiore a 35 anni, prevede una somma di euro 50mila. Una bella occasione, visto anche che la partecipazione al Premio è gratuita e possono partecipare persone fisiche, team di progetto, startup e imprese già costituite, che abbiano una nuova idea imprenditoriale, in grado di generare una ricaduta economica e un impatto sociale positivo principalmente sul territorio italiano, con sede e base di sviluppo in Italia, ma capacità di crescita internazionale. 

Start Up: semplificazioni in arrivo

A partire dal 22 giugno gli atti costitutivi delle Start-up innovative si potranno modificare con una procedura online con firma digitale. È questa la novità del decreto del 4 maggio 2017 del direttore generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, in attuazione al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 ottobre 2016. Sono state quindi approvate le specifiche tecniche per la redazione informatica dell’atto di modifica dell’atto costitutivo e del relativo statuto.

Peraltro, sempre a partire dal 22 giugno e in virtù del medesimo decreto, al fine di favorire l’avvio di attività imprenditoriali e con l’obiettivo di garantire una più chiara ed uniforme applicazione delle disposizioni in materia di start-up innovative e di incubatori certificati, anche la costituzione delle nuove start-up potrà avvenire tramite la redazione di un atto sottoscritto con firma digitale.

Per usufruire di questa semplificazione, gli atti dovranno essere redatti in osservanza del modello uniforme adottato dal MISE e trasmessi al competente ufficio del registro delle imprese. Tale modello è indispensabile ai fini dell’iscrizione nella sezione speciale relativa alle start-up innovative del registro imprese a cui è riservata una normativa di vantaggio sotto vari aspetti (fiscale, societario, gestionale, finanziario, ecc.).

Emilia Romagna – nuovo bando per le Start up

A partire dalle ore 10 del 10 maggio e fino alle ore 17 del 30 novembre 2017 sarà possibile presentare le domande per partecipare al nuovo bando per l’avvio e il consolidamento delle start up innovative ad alta densità di conoscenza, approvato dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, con delibera numero 451 del 10 aprile 2017.

Al bando, che ha l’obiettivo di favorire la nascita e la crescita di start up in grado di generare nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, sistemi di produzione e servizi, si rivolge alle piccole e micro imprese, regolarmente costituite come società di capitali (quindi spa, srl, srl uninominali, consorzi, società consortili e cooperative). La dotazione finanziaria pari a 4mln e 500 mila di euro consentirà una ampia partecipazione per tutte le società operanti nella Regione.

Gli interventi ammessi dal bando sono stati divisi in due tipologie (A e B). Per la tipologia A, riservata a quelle società costituite successivamente al 1° gennaio 2014 è previsto il finanziamento relativo alle seguenti spese: macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto); acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; spese di costituzione (max 2.000 euro); spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 25.000,00 €); consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.

Per la tipologia B, riservata alle società costituite dopo il 1° aprile 2012, sono ammessi costi riguardanti: acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali; le imprese con sede legale esterna alla Regione Emilia-Romagna potranno acquistare solo sedi produttive nel territorio regionale (max 50% costo); macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto); acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (massimo 10% del costo totale del progetto); consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione.

La presentazione delle domande dovrà avvenire esclusivamente online. Per questo il sito della Regione Emilia Romagna, prima dell’apertura del bando, metterà a disposizione degli utenti un applicativo, denominato Sfinge 2020, per l’inoltro della documentazione.