La responsabilità amministrativa delle imprese: il D.LGS 231/2001

Modalità

E-learning

Durata del corso

18 ore

CFP

18 – Ingegneri
Valido come Agg.to ASPP/RSPP e Agg.to Formatore per la Sicurezza – Area tematica 1

90,00 119,00 

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• La responsabilità amministrativa introdotta dal D.lgs.231/2001

• L’impianto normativo: il D.lgs. 231/2001 e le successive modifiche ed integrazioni

• Natura giuridica della responsabilità dell’ente

• Il D.lgs. 231/2001: ambito di applicazione

– Criteri soggettivi ed oggettivi della responsabilità
– Individuazione dei soggetti “apicali” e “sottoposti”
– Gli esercenti di fatto la gestione ed il controllo dell’ente: il titolare effettivo
– La responsabilità amministrativa degli enti nei gruppi d’impresa

• Reati presupposto della responsabilità:

– Reati presupposto più frequenti analisi ed aggiornamento giurisprudenziale
– Reati commessi all’estero

• Le sanzioni

– Sanzioni pecuniarie
– Sanzioni interdittive: condizioni e preclusioni
– La confisca

• Ipotesi di esclusione della responsabilità: il ruolo del Modello nell’imputazione delle responsabilità”

• Modello di organizzazione gestione e controllo

– Definizione ed elementi costitutivi
– Requisiti normativi e giurisprudenziali
– Criteri di redazione di un Modello idoneo ed efficace e modalità di valutazione del rischio di commissione di reati
– Divulgazione del Modello
– Analisi di un Modello di organizzazione gestione e controllo

• Il Codice Etico

– Contenuti e modalità di redazione
– Sistema sanzionatorio
– Sistema disciplinare
– Analisi di un Codice Etico

• Organismo di Vigilanza

– Requisiti, nomina revoca
– Funzioni e poteri
– Responsabilità

• Focus

– Vicende modificative dell’ente e questioni societarie rilevanti per l’impostazione del Modello

Il corso online riguarda il D.Lgs. n. 231/2001, che ha segnato l’introduzione nel nostro ordinamento della responsabilità da reato degli enti.
Nonostante la disciplina sulla responsabilità da reato degli enti rappresenti una delle principali e più profonde innovazioni del nostro sistema penale, si continua a registrare una certa ritrosia delle figure apicali delle aziende, a optare per l’adozione e l’efficace attuazione di un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi.

Eppure, il campionario dei soggetti interessati all’applicazione della legge che introduce la responsabilità amministrativa delle imprese (ai sensi dell’art. 1 D.Lgs. 231/01) è ampio, e comprende tutti gli enti forniti di personalità giuridica, le società, le associazioni e gli enti, anche prive di personalità giuridica.

Altrettanto ampio, è il campionario dei reati per cui si innesca il meccanismo di contestazione della responsabilità 231(tra i quali i reati in materia di sicurezza sul lavoro), risulta difficile comprendere le ragioni dell’insuccesso del Modello 231 e della scarsa propensione a adottare e attuare un modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire tali reati.

La responsabilità 231, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il reato, punta all’applicazione di un sistema punitivo particolarmente incisivo, dal quale possono scaturire sanzioni pecuniarie di massima rilevanza e misure interdittive, come la  sospensione o revoca di licenze e concessioni, il divieto di contrarre con la P.A., l’interdizione dall’esercizio dell’attività, l’esclusione o revoca di finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni e servizi: applicate da un giudice ordinario al termine di un procedimento penale.

I modelli organizzativi e gestionali previsti dal D.Lgs. n. 231/2001, consistono in un sistema strutturato di principi di comportamento, procedure operative, presidi di controllo e sanzioni disciplinari sulle cui basi la società/ente può articolare la propria organizzazione interna: allo scopo di minimizzare i rischi di commissione di fatti illeciti nello svolgimento dell’attività aziendale.

Si tratta di uno strumento analogo a quello previsto dalla disciplina della Sicurezza e Salute sul Lavoro o delle certificazioni qualità che gli imprenditori hanno inserito tra i costi dell’attività, metabolizzandone gli effetti. Esiste l’esonero dalla responsabilità 231, qualora l’Ente dimostri che “l’organo dirigente dell’Ente abbia adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi”.

La debole diffusione di informazione sul MOD 231 non ha permesso la “cultura della legalità in termini di prevenzione del rischio-reato”: assume una fondamentale importanza, dunque, per il responsabile dell’amministrazione dell’impresa, operare la scelta giusta in fase di attribuzione dell’incarico, a professionisti qualificati di elaborare il Modello 231.

L’adozione e l’implementazione del modello, inoltre, integra l’adempimento di quegli obblighi di controllo e di vigilanza che l’art. 7, D.Lgs. n. 231/2001, richiede all’ente per evitare il giudizio di responsabilità. Lo stesso staff di professionisti 231 dovrà addestrare l’Organismo di Vigilanza interno alla società/ente e dovrà sempre verificare il modello di prevenzione del rischio-reato, per assicurare la funzione di natura riparatoria: dato che la sua adozione o il suo adeguamento post delictum, determinerebbe una considerevole riduzione della sanzione pecuniaria nonché l’inapplicabilità delle sanzioni interdittive.

Attraverso la modalità di fruizione in e-learning, il professionista potrà frequentare il corso gestendo in autonomia il proprio tempo, scegliendo liberamente se seguire il corso da casa o dal luogo di lavoro: avendo la possibilità di interrompere e riprendere la frequenza del corso in qualsiasi momento.

Al termine del corso il professionista potrà in tal modo, operare con competenza e professionalità l’attività di compliance e valutazione di conformità, per una corretta applicazione della normativa di settore.

Il corso ha l’obiettivo di assicurare la formazione e l’aggiornamento del professionista esperto 231 (Auditor 231) e componente di ODV, in grado di definire gli elementi base di un Modello Organizzativo di Gestione (MOG) così come individuato dal D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Il Corso di Formazione 231 è progettato per fornire ai dipendenti e collaboratori, il quadro chiaro ed esaustivo sulla normativa in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Sono interessati al corso: Imprenditori, Amministratori, Dirigenti, Consulenti aziendali, Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), componenti della compliance aziendale, Professionisti del Controllo Aziendale e della Revisione, Responsabili dell’Ufficio Legale, Responsabili Amministrativi, Responsabili IT e relativi addetti/incaricati, nonché, chiunque intenda avviare un’attività di d’impresa.

L’attestato di frequenza è scaricabile direttamente dal proprio account; verrà rilasciato al termine del corso e previo superamento dei test online previsti.

All’interno del corso sarà possibile scaricare il materiale didattico predisposto dal Docente; inoltre, con la funzione “HELP TUTOR”, il nostro staff e il nostro corpo Docenti saranno disponibili a rispondere ad ogni quesito inerente al corso.

Docenti

Avvocato
Avvocati
Giurista abilitato alla professione forense
Tecnica e sicurezza, RSPP

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30 – Architetti (autocertificazione)
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