INPS: nuove modalità per le domande di Cassa Integrazione Straordinaria

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Domande per la Cassa Integrazione Straordinaria
L’INPS ha comunicato le nuove modalità valide dal 1 marzo

«A seguito dei decreti ministeriali di concessione, per tutte le istanze di CIGS che le Aziende presenteranno all’INPS mediante MOD cod. SR40 (IG15) a partire dalla predetta data del 01/03/2017 e con decorrenza non antecedente alla stessa, sarà obbligatorio associare un ticket UNIEMENS.
Sarà inoltre obbligatoria l’esposizione con ticket su UNIEMENS anche degli eventi CIGS per periodi dal 1.3.2017 richiesti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ma non ancora concessi tramite decreto ministeriale». Comunica l’INPS.

A partire dal 1° marzo 2017, quindi, il Sistema di Gestione della Cassa Integrazione Guadagni con ticket sarà esteso alle domande di CIG Straordinaria: per gli eventi di CIGS che avranno inizio a partire da tale mese le imprese saranno tenute ad utilizzare esclusivamente il sistema di CIGS con ticket.
L’invio delle domande potrà essere fatto online con Digiweb, la nuova funzione “TICKET” dalla quale sarà possibile creare il ticket da associare alla domanda di CIG Straordinaria già inviata (MOD cod. SR40 – IG15), in alternativa alla generazione direttamente su UNIEMENS.

Fallimento: cambiano le regole

È stato approvato alla Camera dei Deputati in data 1 febbraio 2017 il ddl di riforma del diritto fallimentare voluto dal ministro della giustizia Andrea Orlando. Attendendo il passaggio al Senato che secondo il Governo avverrà a breve, possiamo analizzare quella che risulterà essere una piccola rivoluzione nel settore del diritto fallimentare.

La riforma propone una serie di novità importanti in una normativa che risale al 1942 ed era oggettivamente molto datata e non in linea con gli attuali scenari del diritto commerciale. In sintesi si è voluto introdurre un principio fondamentale che è quello di anticipare il fallimento e cercare di scongiurarlo. Secondo quanto previsto dal ddl, infatti, si anticipano le procedure di allerta, si cerca di prevenire il fallimento quando è ancora possibile e si rimedia ad alcune lacune che riguardavano i gruppi di impresa.

A livello professionale, la novità senz’altro più interessante è l’intenzione di professionalizzare chi segue le anziende in difficoltà. Il ddl, infatti, prevede che presso le Camere di Commercio venga istituito un “servizio di composizione assistita della crisi” che avrà il compito di allertare in una fase preventiva al default. L’istituzione di questo nuvo servizio si basa sul fatto che circa l’87% delle imprese fallite presentavano problemi di insolvenza almeno tre anni prima, quindi c’erà tutto il tempo di prevenire la crisi.

Nell’ambito della procedura il ddl prevede un concordato che dia garanzia di continuità anziendale, di mantenimento dei livelli occupazionali dell’impresa e un’adeguata soddisfazione dei creditori. Il concordato liquidatorio sarà consentito solo nel caso in cui sia rispettata la soglia del 20% di soddisfazione dei crediti chirografari. Per quanto riguarda, invece, i gruppi di impresa, è prevista la possibilità di trattare la crisi e l’insolvenza delle imprese plurime di uno stesso gruppo individuando un unico tribunale ed un’unica procedura.