Bonus Startup anche per le Srl

Tutte le PMI potranno usufruire delle agevolazioni previste per le Startup innovative, questa la principale novità della manovra correttiva. Tra le altre, anche la possibilità di avere una riduzione delle aliquote ACE e una detassazione per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine nel capitale delle imprese se effettuati dalle casse previdenziali o da fondi pensione.

 

Per quanto riguarda le PMI, il legislatore ha esteso a tutte le Srl le disposizioni già previste dal dl 179/2012 per le startup. Tali disposizioni, in deroga alla disciplina civilistica, riguardano: la libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci attraverso la creazione, nell’atto costitutivo della società, di categorie di quote fornite di diritti diversi; la possibilità di effettuare un’offerta pubblica delle quote sociali anche, ed è questa la principale novità, attraverso equity crowfundding; la deroga al divieto di compiere, da parte delle società, operazioni sulle proprie partecipazioni secondo quanto stabilito dall’articolo 2474 del codice civile.

 

Il legislatore ha modificato, inoltre, le aliquote da applicare alla nuova Ace. A partire dall’ottavo periodo d’imposta, l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio sarà del 1,5% anziché del 2,7%. Questa modifica segue il cambiamento delle regole per il calcolo dell’Ace per soggetti Irpef, estendendo loro le regole previste per le società di capitali.

 

 

Concorso “Imprese di Valore” : opportunità per le PMI Lombarde

La Regione Lombardia e la Unioncamere Lombardia hanno indetto il concorso denominato “Imprese di valore”, al fine di assegnare un riconoscimento alle imprese lombarde che costituiscono modelli di successo per la capacità di lavorare in una dimensione che continua a muovere la produttività e l’economia, di crescere e rinnovarsi in uno scenario sempre più competitivo, di generare attrattività e di dare un certo valore pubblico alla propria funzione. 

Gli obiettivi del premio sono quelli di valorizzare le buone pratiche che hanno concretamente consentito alle imprese di compiere un significativo progresso o di meglio posizionarsi sul mercato di riferimento rispetto ai concorrenti e attivare meccanismi virtuosi di propagazione delle buone prassi aziendali in grado di stimolare innovazione, competitività diffusa e creazione di nuove progettualità sul territorio.

Il premio diviso in cinque categorie (innovazione, comunicazione, prodotto, continuità generazionale e impegno sociale) vede l’assegnazione di contributi in denaro a partire da 5 mila euro fino ad un massimo di 15 mila euro.

Potranno partecipare al concorso le imprese costituite, attive ed iscritte al Registro Imprese di una delle Camere di Commercio della Lombardia che hanno una sede operativa nella regione e sono in regola con il DURC.

Per la sola categoria “Continuità Generazionale” le imprese devono dimostrare di essere state attive per un periodo non inferiore ai 70 anni.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 7 giugno 2017 e fino alle ore 12 del 5 settembre 2017.

Efficienza energetica in Campania: fino a 100 mila euro per le PMI

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania emesso il 29 maggio 2017 è stato pubblicato un “Avviso per la concessione di contributi per la realizzazione di piani di investimento aziendali per l’efficientamento energetico”. Grazie a questo nuovo bando sarà possibile per le PMI con sede legale o unità locale in Campania, non soggette agli obblighi di cui all’art. 8 comma 3 del D.Lgs. n. 102/2014, di ottenere un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 100 mila euro.

Gli interventi soggetti a contributi previsti dal bando sono i seguenti:

  • realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dal D.Lgs. n. 102/2014 Allegato 2;
  • realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico avente tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, tra quelli previsti dalla diagnosi energetica;
  • adozione del SGE (Sistema di Gestione dell’Energia) in conformità al disposto della norma ISO 50001.

C’è da dire che entrambe le prime due realizzazioni sono obbligatorie per accedere al bando, mentre la seconda rimane facoltativa, ma costituisce un requisito di priorità. In sostanza in caso di mancata adozione del SGE, il piano di investimento verrà finanziato esclusivamente in caso di risorse ancora disponibili.

La scadenza per la presentazione della manifestazione di interesse scade il 14 luglio 2017.

 

Premio Marzotto 300.000 euro alla migliore Start-Up

Il termine per presentare la propria candidatura per la settima edizione del Premio Gaetano Marzotto scade il 12 giugno 2017. Il concorso rivolto alle PMI innovative e alle giovani start-up ha un montepremi di oltre 2 milioni e 500 mila euro, destinato a nuovi imprenditori che siano in grado di far convivere innovazione, impresa e società, creando una sinergia concreta tra il mondo dell’innovazione e quello dell’industria italiani, con un orizzonte internazionale. Un percorso volto a sostenere le PMI innovative e le start up in fase seed in uno spirito di condivisione tra grandi aziende e giovani imprese innovative. 

Il bando Premio per l’impresa, rivolto a società costituite con un fatturato di almeno 100mila euro, prevede un premio pari a 300mila euro, mentre il bando Premio dall’idea all’impresa, rivolto a startup con team dall’età media inferiore a 35 anni, prevede una somma di euro 50mila. Una bella occasione, visto anche che la partecipazione al Premio è gratuita e possono partecipare persone fisiche, team di progetto, startup e imprese già costituite, che abbiano una nuova idea imprenditoriale, in grado di generare una ricaduta economica e un impatto sociale positivo principalmente sul territorio italiano, con sede e base di sviluppo in Italia, ma capacità di crescita internazionale. 

INVITALIA: altri 100 milioni a tasso zero

La misura “nuove imprese a tasso zero” rivolta alle micro e piccole imprese promosse da una maggioranza di giovani e donne avrà un ulteriore finanziamento di 100 milioni di euro. Lo strumento gestito da INVITALIA ha raggiunto così la somma di 150 milioni di euro su tutto il territorio nazionale. Questo rifinanziamento è stato possibile grazie a risorse liberate dal PON sviluppo imprenditoriale locale 2000-2006. Pertanto INVITALIA continuerà a valutare le domande di finanziamento che le perverranno in ordine cronologico, così da rispettare i tempi di istruttoria che sono previsti per legge.

Per presentare una domanda di finanziamento è necessario registrarsi ai servizi online di INVITALIA ed accedere al sito riservato per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e tutta la documentazione prevista. È importante sapere che per completare tutto l’iter di presentazione occorre essere in possesso di un dispositivo per la firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata.

I soggetti che saranno ammessi al programma di finanziamento dovranno utilizzare conti correnti vincolati sui quali INVITALIA caricherà i contributi. In questo modo sarà possibile pagare in maniera più veloce i fornitori, riducendo l’esposizione finanziaria delle aziende. All’accordo hanno già aderito Banca Popolare del Frusinate, Banca di Piacenza, la Cassa Rurale e artigiana di Boves e la Banca di Credito Cooperativo.

Il Modello 231 per le imprese

L’introduzione del D.Lgs. 231/2001 ha stabilito che le imprese possono essere chiamate a rispondere in sede penale relativamente ad alcuni reati commessi nell’interesse delle imprese stesse o a vantaggio dai propri amministratori o dipendenti. Un quadro normativo complesso che disciplina la responsabilità delle imprese e che va ad aggiungersi, senza peraltro sostituirla, a quella delle persone fisiche che hanno materialmente commesso il reato. Inoltre, con l’introduzione di tale principio è stata prevista anche la possibilità per le imprese di dotarsi di un Modello di organizzazione, gestione e controllo con funzioni di prevenzione e contrasto all’interno dell’azienda per quanto riguarda i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001.

Per le imprese ridurre il rischio di essere chiamati a rispondere per uno di questi reati può essere fondamentale. Adottando il Modello 231, infatti, si ottiene uno strumento difensivo nell’ipotesi di contestazione di uno dei reati previsti. Invocare la propria diligenza organizzativa può essere utile per ottenere l’esclusione o la limitazione della propria responsabilità (dato che l’art. 6 del decreto attribuisce un valore esimente al Modello 231).

Il Modello 231 è un sistema complesso che si articola in diverse componenti, quali, ad esempio, forme di organizzazione, linee guida, principi, procure, deleghe, procedure e programmi di formazione. Ovviamente, affinché esso sia efficace in caso di contestazione di reato, è bene che esso sia adottato ed efficacemente attuato dall’impresa.

I vantaggi dell’applicazione del Modello 231 per le imprese comunque non si limitano alla possibilità di escludere la responsabilità in caso di reato, ma consentono all’impresa di avere una maggiore chiarezza organizzativa e un migliore bilanciamento tra poteri e responsabilità, di ridurre i rischi di indisponibilità dei sistemi e dei dati con conseguente riduzione delle conseguenti perdite. Oltre a questo è notevole anche il miglioramento dell’immagine aziendale e la sua percezione da parte di clienti e fornitori.

INRL – nuovo sportello etico per le imprese

Nel corso della cerimonia di apertura dei nuovi uffici di PMI International – la Confederazione delle Imprese nel Mondo con sede centrale a Nola, è stato presentato il nuovo accordo – quadro tra l’Istituto Nazionale dei Revisori Legali (INRL) e la PMI International (la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese nel mondo).

La novità di questo accordo sta nell’aver promosso l’istituto di uno Sportello Etico. Tale strumento che si pone come un fondamentale supporto, a disposizione delle PMI, per affrontare le frequenti e difficili problematiche inerenti le questioni fiscali, bancarie e finanziarie. Lo Sportello si avvarrà di preziose e qualificate professionalità dell’INRL con il fondamentale supporto del sistema bancario.

Siamo di fronte ad una novità assoluta in Italia nel campo dello sviluppo delle imprese perché, dopo una prima prova nei mesi scorsi presso alcuni enti locali, lo sportello etico nasce per la prima volta grazie all’accordo con un soggetto privato, la PMI International, che sin dall’inizio ha voluto sposare l’idea che originariamente era stata concepita, appunto, solo per soggetti pubblici locali, come i comuni.

Sia presso la sede di Nola della Confederazione che in altre sedi, comunicate nei prossimi giorni, si terranno degli specifici incontri con le imprese, con i professionisti e workshop tematici, oltre ad esaurienti convegni diretti a spiegare l’utilità del nuovo sportello.