Case ad alta efficienza energetica, prorogato il taglio Iva del 50%

Anche per tutto il 2017 sarà possibile usufruire degli incentivi con una detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva pagata per l’acquisto di nuove abitazioni ad alta efficienza energetica direttamente dalle imprese costruttrici. Questa è la principale novità inserita nella legge di conversione del decreto Milleproroghe (Dl 244/2016). L’incentivo era scaduto il 31 dicembre 2016 ed è stato reintrodotto del decreto Milleproroghe, con un emendamento approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato.

La proroga va nella “direzione di promuovere una politica delle costruzioni orientata al rinnovo urbano con edifici di qualità”, si legge in una nota diramata dall’Ance, per la quale questa misura diventa “uno degli strumenti più efficaci pensati per stimolare il mercato residenziale e coniugare risparmio e rilancio economico”.

Il provvedimento permette di raggiungere – secondo l’Ance – un doppio obiettivo: superare la “disparità di trattamento” tra chi compra case ad efficienza energetica da privati rispetto a chi si rivolge al nuovo e riqualificato in chiave green e indirizzare la domanda verso un mercato immobiliare di qualità, che favorisca il risparmio sulla bolletta energetica nazionale.

Durc, aumentano i controlli delle Case Edili

La circolare Inps dà la facoltà a questi organismi di svolgere controlli su tutte le imprese dell’edilizia che applicano il contratto collettivo nazionale del lavoro.
Con la circolare dell’Inps 17/2017, cambia qualcosa nel sistema che regolamenta il rilascio del Durc, ovvero il Documento unico di regolarità contributiva che attesta l’assolvimento, da parte dell’impresa, dei suoi obblighi legislativi e contrattuali.
Con la nuova circolare, in pratica, le Casse edili – che sono gli organismi che materialmente emettono il Durc – svolgono i controlli su tutte le imprese che richiedono il rilascio del Durc e che applicano il contratto collettivo nazionale del lavoro del settore edilizia. La condizione sufficiente per effettuare i controlli è, infatti, che l’impresa che richiede il Durc online (diventato attivo nel luglio 2015) applichi il contratto collettivo di settore. Il risparmio di tempo è evidente: prima, infatti, Inps e Inail controllavano sempre e comunque tutte le richieste, mentre prima delle verifiche delle Casse edili bisognava verificare la classificazione dell’impresa come “edile”. C’era quindi un passaggio in più. Ora il meccanismo di rilascio del Durc è semplificato.
C’è un altro aspetto importante contenuto nella circolare Inps: quello relativo alle procedure concorsuali, in modo da permettere alle imprese che rischiano il fallimento di continuare a lavorare. Le norme riconoscono la regolarità a tutte le imprese per le quali gli obblighi contributivi sono scaduti prima dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio e della dichiarazione di apertura della procedura.

Il modello unico va in pensione, arriva "redditi"

Il modello UNICO, con il quale negli ultimi anni si sono presentate le dichiarazioni dei redditi, andrà in pensione a partire dal 2017. Sono infatti già disponibili la bozza e le istruzioni della dichiarazione dei redditi per le persone fisiche 2017, da utilizzare per i redditi percepiti nell’anno 2016, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

Ovviamente la differenza tra UNICO e REDDITI non sarà solo nel nome.

Tra le novità rilevanti si deve annotare l’agevolazione sui premi di risultato per i dipendenti del settore privato che prevede, per premi non superiori a 2.000 euro e percepiti in denaro, un’imposta sostitutiva dell’IRPEF al 10%, mentre saranno esenti da imposta i premi percepiti sotto forma di benefit o di rimborso spese di rilevanza sociale.

Prevista anche una detrazione del 65% sulle spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e climatizzazione delle unità abitative.

Sarà inoltre possibile utilizzare il credito di imposta per donazioni in denaro destinate a investimenti in favore delle scuole, finalizzate alla realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e al sostegno di interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti.