Nuovi Voucher: tutte le novità

Il governo ha nei giorni scorso introdotto nel nostro ordinamento il nuovo strumento che, per le famiglie, sostituisce i vecchi voucher. A partire dal 10 luglio 2017, infatti, sarà possibile utilizzare il cosiddetto Libretto Famiglia per pagare prestazioni occasionali di babysitter, badanti, insegnanti privati, lavoratori domestici, giardinieri, lavori di pulizia e manutenzione. Oltre a questo strumento, è stato previsto il Contratto di prestazione occasionale, utilizzabile dalle imprese, dai professionisti e dai lavoratori autonomi.

 

La principale novità è il limite di utilizzo dei voucher. Infatti ciascun lavoratore potrà ricevere un compenso massimo di 5.000 euro, ma il limite è di 2.500 euro per ciascun datore di lavoro. Inoltre, in un anno solare (calcolato dunque dal 1 gennaio al 31 dicembre) non si potranno superare le 280 ore complessive. Un’ulteriore novità è l’obbligo, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, di registrarsi sulla piattaforma INPS.

I datori di lavoro dovranno versare una somma di denaro che andrà a formare un conto online del datore di lavoro, mentre i lavoratori dovranno fornire l’IBAN del conto sul quale vorranno farsi accreditare i voucher.

 

Startup: il capitale sociale va versato con assegno circolare

Non è più possibile utilizzare l’assegno bancario per il versamento del capitale sociale in sede di costituzione di una Startup innovativa sotto forma di Società a Responsabilità Limitata. Bisognerà utilizzare un assegno circolare non trasferibile intestato alla costituenda società o ad uno dei suoi amministratori. L’atto costitutivo dovrà obbligatoriamente riportare tutti gli estremi del titolo: numero, data, luogo e banca emittente.

 

A stabilirlo è stato il ministero dello Sviluppo economico, pubblicando questi chiarimenti sul suo sito istituzionale e precisamente nelle faq sulla costituzione delle start up innovative sotto la forma giuridica di società a responsabilità limitata. Questi chiarimenti sono arrivati in stretta conseguenza all’entrata in vigore delle specifiche tecniche approvate con decreto direttoriale del 4 maggio 2017 in virtù della quale le startup innovative, costituite con modello standard tipizzato, possono modificare il proprio statuto utilizzando la procedura semplificata. Dunque in sede di costituzione della start up innovativa, affinché si possa usufruire della predisposizione guidata dell’atto costitutivo accessibile dalla piattaforma startup.registroimprese.it, si deve già avere in mano uno o più assegni circolari per il versamento delle quote del capitale sociale, altrimenti il sistema non farà registrare l’atto costitutivo.

 

Industria 4.0 e finanziamento Sabatini

Dal 1 marzo 2017 le imprese che richiedono un finanziamento Sabatini possono ottenere un contributo maggiorato se effettuano investimenti che rientrano nel programma “Industria 4.0”. Grazie a questa possibilità l’azienda può ottenere un iper-ammortamento e un abbattimento consistente degli interessi sul finanziamento.

La circolare sull’iper-ammortamento numero 4E/2017 emanata dall’Agenzia delle Entrate ha però ridotto i requisiti per rientrare nella categoria “Industria 4.0”. Infatti, nonostante fino ad oggi fosse sufficiente acquistare macchinari innovativi per rientrarvi, l’Agenzia ha smentito questo orientamento e con la circolare 4E/2017 chiarisce: «L’innovazione 4.0 non sta nell’introdurre un macchinario all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma nel saper combinare diverse tecnologie e in tal modo integrare il sistema di fabbrica e le filiere produttive in modo da renderle un sistema integrato, connesso in cui macchine, persone e sistemi informativi, collaborano fra loro per realizzare prodotti più intelligenti, servizi più intelligenti e ambienti di lavoro più intelligenti».

 

Dunque, per usufruire della Sabatini potenziata occorre un’interconnessione ai sistemi di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e l’integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura. Se questo non avviene, l’impresa perde l’iper-ammortamento e tutto il contributo della Legge Sabatini.

Inclusione lavorativa dei migranti, la “Fondazione con il SUD” stanzia 2,5 milioni di euro

La Fondazione CON IL SUD, ente no profit nato nel novembre del 2006 per favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo, ha indetto la seconda edizione dell’Iniziativa Immigrazione, con la quale ha messo a disposizione ben 2,5 milioni di euro con l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa e contrastare la tratta e lo sfruttamento sessuale degli immigrati presenti nelle regioni meridionali.

Per partecipare occorre predisporre un progetto rientrante nei seguenti ambiti: inclusione lavorativa degli immigrati, attraverso inserimento professionale in imprese già attive o attraverso l’avvio di esperienze lavorative autonome; il contrasto alla tratta e allo sfruttamento sessuale, attraverso iniziative che affianchino e sostengano le vittime e permetta loro di raggiungere la piena inclusione e integrazione sociale.

 

Per essere ammessi, i progetti dovranno essere presentati, entro il 15 settembre 2017, tramite la piattaforma messa a disposizione dalla Fondazione CON IL SUD e denominata “Chàiros”, raggiungibile attraverso il sito della fondazione stessa.

Le proposte saranno valutate sotto l’ottica della loro innovatività, sostenibilità e tenendo conto del contributo in termini di opportunità di integrazione e di inserimento offerte agli immigrati. Con la prima edizione dell’Iniziativa Immigrazione, pubblicata nel 2014, la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto 13 progetti, per un impegno finanziario di circa 3,7 milioni di euro.

Bonus Startup anche per le Srl

Tutte le PMI potranno usufruire delle agevolazioni previste per le Startup innovative, questa la principale novità della manovra correttiva. Tra le altre, anche la possibilità di avere una riduzione delle aliquote ACE e una detassazione per i redditi derivanti dagli investimenti a lungo termine nel capitale delle imprese se effettuati dalle casse previdenziali o da fondi pensione.

 

Per quanto riguarda le PMI, il legislatore ha esteso a tutte le Srl le disposizioni già previste dal dl 179/2012 per le startup. Tali disposizioni, in deroga alla disciplina civilistica, riguardano: la libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci attraverso la creazione, nell’atto costitutivo della società, di categorie di quote fornite di diritti diversi; la possibilità di effettuare un’offerta pubblica delle quote sociali anche, ed è questa la principale novità, attraverso equity crowfundding; la deroga al divieto di compiere, da parte delle società, operazioni sulle proprie partecipazioni secondo quanto stabilito dall’articolo 2474 del codice civile.

 

Il legislatore ha modificato, inoltre, le aliquote da applicare alla nuova Ace. A partire dall’ottavo periodo d’imposta, l’aliquota per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio sarà del 1,5% anziché del 2,7%. Questa modifica segue il cambiamento delle regole per il calcolo dell’Ace per soggetti Irpef, estendendo loro le regole previste per le società di capitali.

 

 

Statuto Startup: possibile la modifica online

Le società costituite sotto forma di startup innovative avranno la possibilità di modificare il proprio statuto direttamente online. Unioncamere e Infocamere hanno, in collaborazione fra loro, infatti, lanciato nuove funzionalità per la piattaforma startup.registroimprese.it che consentono a tutte le startup native online che abbiano l’esigenza di apportare modifiche al proprio statuto di farlo direttamente sulla loro piattaforma online di riferimento. Oltre a questa possibilità le Camere di Commercio offrono un servizio di assistenza qualificato con il quale sarà possibile effettuare tutti i passaggi della procedura in modo del tutto guidato e senza incertezze.

Con quest’ultimo servizio l’imprenditore sarà orientato nella redazione degli atti sulla base dello schema previsto dall’articolo 25 del Codice dell’amministrazione digitale, supportandolo nell’invio del modulo all’agenzia delle Entrate, nella redazione e nell’invio della pratica al Registro delle imprese e per l’iscrizione nella sezione speciale del registro. Iscrizione che avverrà entro le 24 ore successive.

Il servizio è ovviamente facoltativo e chi vorrà procedere in completa autonomia alle modifiche di cui ha necessità potrà farlo semplicemente compilando il relativo atto e del nuovo statuto e a richiedere, direttamente dalla piattaforma, la registrazione all’Agenzia.

 

Imprese italiane operanti in Svizzera: cambia l’IVA

Il Governo Svizzero, lo scorso 2 giugno, ha confermato l’entrata in vigore di una rivoluzionaria, per il paese elvetico, revisione della legge sull’IVA. Al di là di tutte le novità prodotte dal nuovo testo legislativo, quella che sembra più rilevante, almeno per le imprese italiane, è rappresentata dall’introduzione di nuovi e diversi criteri di assoggettamento che coinvolgono in particolare le imprese straniere a partire dal 1° gennaio 2018.

Questa modifica legislativa continua quello che è un percorso cominciato nel 2014 con l’introduzione, all’epoca con decorrenza dal 1° gennaio 2015, di un nuovo articolo dell’ordinanza Iva che, per le imprese straniere – e quindi anche quelle italiane, limitava la possibilità di avvalersi dell’istituto del reverse charge, introducendo l’obbligo di assoggettamento al regime Iva svizzero. Per semplificare l’attuazione, la misura introdotta era stata accompagnata da una modifica del procedimento di annuncio per le attività lucrative di breve durata.

Oggi si prosegue su quella strada e a partire dal 1° gennaio 2018 per le imprese italiane scatterà il rischio di assoggettamento all’IVA Svizzera.